Villa Hélène, un Museo segreto nella Capitale
Se credete che l’arte, e soprattutto l’arte monumentale, possa portare pace a armonia nel mondo, allora il Museo dello scultore e pittore norvegese Hendrik Christian Andersen è un luogo che dovreste visitare.
Andersen era un idealista e credeva fortemente nella contemplazione dell’arte come strumento per divenire uomini migliori. L’artista nasce a Bergen nel 1872 ma si sposta prima in America, dove inizia gli studi artistici, e poi in Europa per il perfezionamento; al termine di questo percorso sceglie proprio Roma come città dove stabilirsi in modo definitivo e vivere per oltre quarant’anni.
La Villa, dedicata alla madre Hélène dalla quale prende il nome, sorge nei pressi del Tevere, poco fuori Porta del Popolo, in una zona non assaltata dai flussi di turisti, anche per questo è un luogo di grande suggestione e pace. All’esterno si possono ammirare sculture a tutto tondo e decorazioni floreali, tra l’architettura Liberty e quella Neorinascimentale.
Il Museo
Progettato dallo stesso Andersen tra il 1922 e il 1925, il Museo ospita oltre duecento sculture in gesso e bronzo, trecento opere grafiche e duecento dipinti; è stato donato allo Stato italiano in seguito alla morte dell’artista, nel ’40, con tutto il suo contenuto.
Il palazzo offre al pian terreno una Galleria dedicata alle esposizioni d’arte e uno Studio in cui l’artista progettava, disegnava bozzetti e ritraeva soprattutto giornalisti, scrittori, intellettuali americani e politici, facendosi spazio nell’elitè della cultura straniera radicata nella Capitale.
In questo piano troviamo le statue monumentali, i “busti-ritratto”, e i disegni per il World Center of Communication, progetto a cui Andersen e l’architetto Ernest Michel Hébrard lavorano insieme per realizzare “il centro della comunicazione e del sapere mondiale”. Il loro intento era quello di creare un modello urbano in cui far convogliare tutti i maggiori esperti del sapere mondiale: intellettuali, scienziati, artisti, per raccogliere, e di conseguenza sviluppare, il bene dell’umanità. Un luogo che portasse ad una rinascita morale.
A villa Hélène tutto racconta di questo meraviglioso sogno che aveva quasi ossessionato l’artista ma che era diventato argomento di dibattito politico e sociale nei salotti della borghesia Novecentesca.
I temi dell’amore, della maternità, della bellezza intesa come vigore fisico e dell’intelligenza che vince sulla forza, si ripropongono in ogni statua che popola il piano terra.
Il primo piano della Villa, invece, ospita uno spazio espositivo dedicato ai rapporti tra gli artisti italiani e stranieri dal Diciannovesimo al Ventunesimo Secolo.
Una location unica
L’unicità di questo contenitore di opere d’arte, dunque, non risiede solo nel valore artistico del palazzo in sé, ma anche in quello storico-sociale, nascendo come un luogo di riflessione sul concetto di “bene” e “bello” attraverso le forze dell’arte e del progresso, che avrebbero aiutato l’umanità a distruggere gli schemi del male e della meschinità.
Se queste informazioni vi hanno convinto vi segnaliamo che il Museo è in via Pasquale Stanislao Mancini, 20 ed è aperto alle visite dal martedì al giovedì dalle 9:30 alle 19:30.
Link utili
http://www.turismoroma.it/cosa-fare/casa-museo-hendrik-andersen